DIZIONARIETTO DI VULCANOLOGIA

 

schema

 

 

Blocchi vulcanici:
materiale solido di varia dimensione lanciato durante un'eruzione.
Bocca: apertura attraverso la quale fuoriescono i prodotti vulcanici.
Bomba vulcanica: materiale vulcanico di grosse dimensioni (maggiore di 64 cm) prodotto da un'esplosione vulcanica.
Camera magmatica: zona di accumulo di magma al di sotto della superficie terrestre.
Caldera: depressione di forma pressocchè circolare dovuta generalmente a crollo di un settore sovrastante la camera magmatica che si svuota in seguito ad una grossa eruzione.
Cenere: materiale vulcanico fine avente dimensioni inferiori a 2 mm.
Condotto vulcanico: camino attraverso il quale risale il magma sfociante nel cratere.
Cratere: depressione situata generalmente sulla sommità o sui fianchi dell'edificio del vulcano nella quale culmina il condotto vulcanico.
Cupola (duomo): rigonfiamento dell'edificio vulcanico dovuto ad un accumulo di lava molto viscoca.
Eruzione: fuoriuscita, spesso violenta, di materiale vulcanico fuso, solido o gassoso.
Esplosione vulcanica: emissione più o meno violenta di piroclasti dovuta alla liberazione di gas dal magma.
Fontana di lava: emissione di zampilli di lava fluida a notevole altezza dalla bocca di emissione dovuta alla pressione dei gas disciolti in essa.
Flusso piroclastico: movimento laterale ad alta velocità di materiale piroclastico dovuto alla diminuizione della pressione della colonna vulcanica.
Lahar (colata di fango): movimento di materiale piroclastico impregnato d'acqua depositatosi sui fianchi del vulcano.
Lapilli: materiale vulcanico avente dimensioni tra 5 e 50 mm. 
Lava: magma eruttato in superficie.
Magma: materiale fuso ad alta temperatura (generalmente tra i 900 e i 1200 gradi centigradi) che si trova all'interno della Terra.
Piroclasti (tefra): materiale solido vulcanico quale ceneri, sabbia, lapilli, blocchi, bombe vulcaniche emesso durante un'eruzione esplosiva.
Piroclastiti: rocce vulcaniche formate dai piroclasti. 
Pliniana: forte eruzione esplosiva simile a quella del Vesuvio del 79 d.C. descritta da Plinio il Giovane (da cui in nome) in due lettere a Tacito.
Pomice: roccia effusiva leggera, vetrosa e molto porosa per l'elevata presenza di vuoti dovuti all'espansione di gas all'interno del magma ed al successivo rapido raffreddamento.
Proietti: materiale piroclastico lanciato da un vulcano durante un'eruzione.
Sabbia vulcanica: materiale vulcanico fine emesso durante un'esplosione vulcanica.
Scorie: frammenti di magma ancora fluido che si depositano intorno ad una bocca durante un'eruzione.
Stratovulcano: vulcano costituito dall'alternanza di lave e piroclastiti. 
Surge (base- ): vapore misto a cenere che dalla base della colonna esplosiva fluisce velocemente lungo i fianchi del vulcano incendiando e distruggendo tutto ciò che incontra lungo la sua strada.

 

   

 

 L'ERUZIONE DEL VESUVIO DEL 79 d.C.


plinio E' l'eruzione pliniana più conosciuta, non solo del Vesuvio, ma di tutta la storia della vulcanologia . Essa è stata descritta in due lettere di Plinio il Giovane (61-114 d.C.) allo storico Tacito. Tali lettere costituiscono la prima descrizione di un'eruzione da qui la denominazione di eruzione pliniana per questo tipo di fenomeno particolarmente violento e distruttivo.
Nell'eruzione, Pompei ed Ercolano furono completamente distrutte e molte altre città furono fortemente danneggiate fra cui Oplonti e Stabia, dove probabilmente Plinio il Vecchio (foto a sinistra) trovò la morte all'età di 56 anni.

Diversi anni dopo l'eruzione del 79 d.C. lo storico Caio Cornelio Tacito, amico intimo di Plinio il Giovane, dovendo scrivere un racconto storico di quegli anni chiese all'amico di fornirgli notizie relative alla morte di suo zio Caio Plinio Secondo (noto come Plinio il Vecchio, 23-79 d.C.) comandante della flotta romana di stanza a Miseno -uno dei porti più importanti dell'impero- ed autore della Historia Naturalis, un'enorme enciclopedia di 37 volumi. Al tempo dell'eruzione il diciottenne Plinio il Giovane, segretario imperiale di Traiano, viveva con la madre presso lo zio, in quanto orfano di padre.
Tacito fu talmente interessato alla prima lettera, che riscrisse a Plinio il Giovane per richiedergli una seconda lettera che lo ragguagliasse sulla sorteplinio il giovane sua e di sua madre, dopo la morte dello zio.
Le lettere furono scritte quindi su richiesta di Tacito e descrivono i danni subiti da Plinio il Giovane e della morte dello zio Plinio il Vecchio. E' probabile però, che lo zio sia morto per cause cardiache e non come descrive Plinio il Giovane.
 Le lettere descrivono, inoltre il susseguirsi dei fenomeni eruttivi ed i loro effetti quali le scosse sismiche che preludono all'eruzione, la grande colonna di cenere e gas a forma di pino, le ricadute di ceneri e di  pomici che seppelliscono gli edifici, gravando sui tetti e ostruendo le vie respiratorie degli abitanti e la totale oscurità.
Secondo le lettere di Plinio il Giovane (foto a destra) l'eruzione sarebbe iniziata a mezzogiorno del 24 agosto e terminata intorno alle 6 del pomeriggio del 25. E' da rilevare che a quell'epoca il Vesuvio non era considerato un vulcano attivo e sulle sue pendici sorgevano diverse floridi città.

L'eruzione fu preceduta da una serie di terremoti come testimoniato dalle tracce di lavori di riparazione provvisori effettuati poco prima dell'evento eruttivo e rinvenuti in molte case distrutte dall'eruzione e riportate alla luce dagli scavi archeologici. Il terremoto più grave avvenne nell'anno 62 o 63 d.C. e fu avvertito anche a Napoli e a Nocera, dove si verificarono alcuni danni.
Dallo studio dei prodotti dell'eruzione del 79 d.C. osservati a Pompei e nelle altre città distrutte è stato possibile ricostruire la dinamica e la successione dei fenomeni eruttivi tipici di un'eruzione pliniana. Si possono così distinguere tre fasi:
La prima fase, iniziata all'incirca alle ore 13 del 24 agosto, fu caratterizzata dall'interazione magma-acqua (attività freatomagmatica) con apertura del condotto vulcanico ed accompagnata da una serie di forti esplosioni.
La seconda fase, durata fino alle ore 8 del 25 agosto, fu caratterizzata dalla formazione di una colonna di gas, ceneri, frammenti litici e pomici bianche e grigie alta circa 15 km al di sopra del vulcano accompagnata da frequenti terremoti. Secondo alcuni autori la nube raggiunse probabilmente un'altezza di 26 km durante la fase delle pomici bianche e successivamente di 32 km durante quella delle pomici grigie. I volumi di magma emessi nelle due fasi delle pomici, che a Pompei formano un deposito con spessore di circa 4 m, ammontarono rispettivamente a 1 e 2.6 km3.
Fuga da PompeiDurante la notte molte persone, approfittando di una stasi dell'attività eruttiva, fecero ritorno alle proprie case, ma nella mattinata del 25 soffrirono della ripresa dell'attività. Si verificò, infatti, il collasso completo della colonna eruttiva con conseguente formazione di flussi piroclasticiche si distribuirono radialmente rispetto al centro eruttivo e causarono la distruzione totale dell'area di Ercolano, Pompei e Stabia.
In seguito si formò una nuova grande nube eruttiva il cui collasso diede origine ad una serie di surges piroclastici che riversandosi verso valle ad altissima velocità seppellirono tutto quanto incontrarono lungo il loro cammino. Ercolano soffrì particolarmente durante questa fase.
Nella terza fase, durata fino alla tarda mattinata del 25 agosto, continuarono a formarsi i flussi piroclastici mentre la grande nube raggiunse Capo Miseno.
Durante questa eruzione furono emessi circa 3-4 km3 di magma con una portata di circa 40 mila m3 al secondo.
 

IL CICLO TRA IL 1631 ED IL 1944

• XVIII secolo •

 

 
Data Tipo Note Immagine
1701
1-15 luglio
Effusiva Lava a SE (Boscotrecase, Ottaviano).  
1707
28/7-13/8
Effusiva-Esplosiva Lava ad W e SE. Caduta abbondante di piroclasti a Torre del Greco, Striano, Scafati e Boscotrecase. Danni alle coltivazioni. Feriti. Costruzione dell'edicola di S. Gennaro a S. Caterina a Formiello (Porta Capuana).  
1714
6-16/1; 15-30/6
Effusiva-Esplosiva Lave verso SW, SE (sulla colata del 1701), N e NE. Danni a Ottaviano, Somma V. S. Anastasia, Torre Annunziata e Boscotrecase.  
1717
6-18/6; 22/12
Effusiva Lava a SE (sopra la colata del 1714) e SW. Danni alle coltivazioni di viti a Trecase ed intorno ai Camaldoli. Tre bocche attive sulla piattaforma craterica.  
1723
28/6-4/7
Effusiva-Esplosiva Lave verso E e SE. Danni alle coltivazioni per la caduta di lapilli a Ottaviano, Nola, Palma C., Sarno, Gragnano, Nocera e Castellamare. Piroclastiti fino al Vallo di Diano.  
1725
16 gennaio-luglio; settembre
Effusiva Le lave formano cupole nell'Atrio. Il Vesuvio cambia aspetto.  
1727-1728
marzo-maggio; 29/7/1717-29/7/1728
Effusiva Si forma una cupola sul versante di Torre del Greco.  
1730
febbraio-marzo
Effusiva Taglio dei boschi per evitare il propagarsi degli incendi. Le fontane di lava innalzano notevolmente la cima del vulcano e la rendono più acclive.  

1737

19/5-6/6

Effusiva-Esplosiva Lava ad W (verso Torre del Greco) e S (verso Boscotrecase). La lava interrompe la strada regia. Un flusso di lava invade Torre del Greco e avanza fino a veduta del mare. Caduta di cenere e lahar. 1737sm
25/10/1751-25/2/1752 Effusiva Bocche a S nell'Atrio dalla sutura del 1631. Lave verso Boscoreale, Boscotrecase, Torre Annunziata e Ottaviano. Lave circa 10 volte più abbondanti del 1737. La lava del 25/10 verso SE percorre 4 miglia in 6 ore. 1752sm
2/12/1754-17/3/1755 Effusiva Bocche a S nell'Atrio dalla sutura del 1631. Lave verso Bosco di Ottaviano, Boscoreale e Boscotrecase (in parte sulle lave del 1737). Ingenti danni alle coltivazioni.  
23/12/1760-5/1/1761 Effusiva-Esplosiva Bocche a circa 300 m s.l.m. in località Noto (Torre Annunziata). Lava verso S (si ferma a meno di 300 m dal mare). Interruzione della strada regia. Crolli per terremoti. Fratture del suolo fino al mare.  
1767
19-27 ottobre
Effusiva Colata di Lava a SW verso Ercolano e S. Giorgio a Cremano. Danni alle coltivazioni e agli edifici (anche per il tremore). Alla fine dell'eruzione il Vesuvio è più alto di prima. Si forma un piccolo cratere. 1767
  Effusiva Colata di lava verso NW (Ercolano). Danni a vari poderi di Ercolano. 1771sm
1773/1776
12/73-1/74; 8-12/74;
12/75-4/76
Effusiva Lave nel Canale dell'Arena (1774) e nel Fosso della Vetrana (1775-76). Eruttate 20 milioni di mc di lave dal 1770 al 1776. 1774sm
1779
8-15 agosto
Esplosiva Lave ad W. Enorme quantità di piroclastiti (lapilli e scorie) a NNE e nell'Atrio che nel Vallone della Vetrana viene sollevato di 75 m. Cenere e proietti su Ottaviano. Notevolissime fontane di lava che superano l'altezza di 4 km. 1779
1785
novembre
Effusiva Lave a NW una lingua sorpassa il Fosso del Faraone, un'altra distrugge il Romitorio della Vetrana.  
1794
15-24 giugno
Effusiva-Esplosiva Bocche sul versante W tra 480 e 320 m s.l.m. Lava a SE, verso il Mauro di Ottaviano, e ad W, verso Torre del Greco (la popolazione fugge, danni ingenti) dove raggiunge il mare e vi si inoltra per oltre 100 m. 1794_BN_bsm
 

Legenda:
eruzioni effusiveeruzioni effusive-esplosiveeruzioni esplosive

 

Le informazioni riportate sono tratte da:
- A. Nazzaro; 1997. Il Vesuvio Storia eruttiva e teorie vulcanologiche. Liguori Editore.
- Scandone R, Giacomelli L and Gasparini; 1993. Mount Vesuvius: 2000 years of volcanological observations. Journal of Volcanology and Geothermal Research 58: 5-25.

 

IL CICLO TRA IL 1631 ED IL 1944

Galleria

• XIX secolo •

 

 
Data Tipo Note Immagine
1804
15/8-5/10;
22/11
Effusiva Lava a SW attorno ai Camaldoli tra Torre del Greco e Torre Annunziata. Danni alle colture.  
1805
13 febbraio;
12 agosto
Effusiva Lava a SW (sopra la colata del 1804) in direzione dell'Epitaffio (Torre del Greco). Uno dei 5 rami raggiunge il mare in circa 4 ore in corrispondenza della cosiddetta Torre Scassata (Torre Annunziata). 1805sm
1806
31/5-5/6
Effusiva
Lava a SW (Camaldoli).
Fontane di lava.
1806sm
1810
11 settembre
Effusiva Bocche alla sutura del 1631. Lave a W, SE verso Ercolano, Boscotrecase ed Ottaviano. Danni ai campi coltivati. 1810asm
1812
1-4 gennaio
Effusiva Lava ad W verso Torre del Greco.  
1813
25-27 dicembre
Effusiva Lava a W, attraversa il Fosso Bianco in direzione di Torre del Greco.  
1817
22-26 dicembre
Effusiva Lava a SE verso il Mauro di Ottaviano si ferma a poche decine di metri dalla strada Torre Annunziata-Ottaviano.  
1819-1820
1/12/1819-31/5/1820
Effusiva-Esplosiva Lave in tutte le direzioni nell'Atrio; colate più lunghe verso Boscotrecase ed Ercolano. Forti danni per i lahar e la caduta di lapilli e scorie. Piogge posteruttive. La più forte eruzione del secolo. 1819asm
1822
21/10-11/11
Effusiva-Esplosiva Lave in tutte le direzioni nell'Atrio; colate più lunghe verso Boscotrecase ed Ercolano. Forti danni per i lahar e la caduta di lapilli e scorie. Piogge posteruttive. La più forte eruzione del secolo. 1822_ottsm
1831-1832
14/8/1831-23/12/1832
Effusiva Terremoto il 14 agosto ed emissione intracraterica. Lave a SE verso Bosco (20/8); a SSE (20/9-fine 1931); verso Torre del Greco (20/11), Ercolano (25/12), Boscotrecase e Piano delle Ginestre (27/2), Ottaviano ed Eremo (23/7); verso W (8/8); verso Bosco (ottobre-15/11); verso Torre del Greco (16-23/12). 1831BNsm
1834
23/8-10/9
Effusiva-Esplosiva Lava a SE tra Boscoreale ed Ottaviano. Distrutto il borgo di Caposecchi e di S. Giovanni (800 persone senzatetto). 1834sm
1839
1-5 gennaio
Effusiva-Esplosiva Formazione di un piccolo cratere profondo 285 m. Lave a SW (sopra la colata del 1767 e del 1810) e SE verso Boscotrecase ed Ercolano. Boscotrecase e Castellamare coperti da uno strato di scorie. Danni per caduta di lapilli. 1839sm

 

1850
5/2-2/3

 

Effusiva-Esplosiva Lava a SE verso Boscoreale (in parte sopra e accanto alla colata del 1834) lunga circa 9 km. Danni alle colture a Torre Annunziata ed Ottaviano. Forte attività esplosiva. Il cratere si innalza di diverse decine di metri. 1850sm
1855
1-28 maggio
Effusiva Bocche sul versante N tra 898 e 1068 m s.l.m. Colata a NW verso S. Sebastiano, Massa e le Novelle di S. Vito. Distruzione di case e danni alle colture.  
1858-1861
27/5/1858-10/4/1861
Effusiva Bocche nell'Atrio. Apertura di 6 fenditure tra la base del Gran Cono e l'Atrio. La lava emessa dalla IV fenditura riempie il Fosso Grande e scende fin quasi a S. Vito (Ercolano). Ingrottamento delle lave nel Piano delle Ginestre. 1858sm
1861
8-10 dicembre
Effusiva-Esplosiva Bocche nel rione Montedoro tra 300 e 218 m s.l.m., poco più a valle di quelle del 1794.
Lava ad W a monte di Torre del Greco dove si rilevano distruzioni e crolli (rione Capotorre). Sollevamento del suolo prima dell'eruzione.
1861sm
1867-1868
13/11/1867-15/1/1868
Effusiva Lave nell'Atrio ad E e W presso Crocelle e presso le
bocche del 1794.
 
1868
15-30 novembre
Effusiva Lava a NW attraverso il Fosso del Faraone verso Novelle di S. Vito e Cercola. Gravi danni alle colture. 1868sm
1871
13/1-5/11
Effusiva Ingrottamento di lave fluide e veloci nell'Atrio della Vetrana fino ai Canteroni in corrispondenza dell'Osservatorio Vesuviano. Il 13 gennaio si forma un conetto sul bordo N del cratere che rimane attivo fino all'eruzione dell'aprile 1872.  
1872
24/4-2/5
Effusiva-Esplosiva Lava verso NW. Una colata attraversa l'Atrio, supera il Fosso del Faraone e discende verso Cercola, invade S. Sebastiano e Massa di Somma. Danni ingenti, 9 morti. Si forma un cratere di 250 m di diametro. Forte eruzione. 1872sm
1881-1884
12/1881-3/1884
Effusiva Dosso di
lava sul fianco SE del Gran Cono.
 
1891-1894
7/6/1891-3/2/1894
Effusiva Frattura a N del Gran Cono. Bocche tra i 825 e 850 m s.l.m. (sutura del 1631). Le lave a N nell'Atrio formano il Colle Margherita, una
cupola alta 135 m.
 
1895-1899
3/7/1895-7/9/1899
Effusiva Frattura a NW del Gran Cono. Bocche intorno ai 750 m s.l.m. (sutura del 1631). Le
lave a NW nell'Atrio formano il Colle Umberto, una
cupola alta 160 m.
 
 

Legenda:
eruzioni effusiveeruzioni effusive-esplosiveeruzioni esplosive

 

Le informazioni riportate sono tratte da:
- A. Nazzaro; 1997. Il Vesuvio Storia eruttiva e teorie vulcanologiche. Liguori Editore.
- Scandone R, Giacomelli L and Gasparini; 1993. Mount Vesuvius: 2000 years of volcanological observations. Journal of Volcanology and Geothermal Research 58: 5-25.

 
 

IL CICLO TRA IL 1631 ED IL 1944

• XVII secolo •

 

Data Tipo Note Immagine  
1631
16-18 dicembre
Subpliniana
Bocche alla base del Cono. Flussi in tutte le direzioni, specialmente a W e S. Il Vulcano si abbassa di circa 480 m, si forma la caldera del Vesuvio. I lahar arrivano fino al mare variando la linea di costa.
 
1649-1650
28/11-14/1
Esplosiva
-
   
1660
3 luglio
Esplosiva
Caduta di  cenere  verso NE
   
1680
26-30 marzo
Esplosiva
Fontane di lava
   
1682
12-22 agosto
Esplosiva
Fontane di lava. Incendi. Caduta di piroclastiti  su Torre del Greco e Ottaviano
   
1685
26/9-4/10
Esplosiva
Fontane di lava. Il Cono cresce molto.
   
Esplosiva
Lava all'interno della  caldera del Vesuvio. Il Cono cresce di 66 m.
eruzione 1690  
Effusiva
Lave ad W e SE (Torre del Greco, Ercolano, S. Giorgio a Cremano e Boscotrecase). Distruzioni. Tentativo di deviare la colata di lava. Per la prima volta dal 1631 le  lave  scorrono al di sotto dell'orlo della  caldera verso le falde del vulcano.
1694  
1697
16-27/2; 18-26/9;
30/11
Effusiva
Lava a SE, WSW (Torre del Greco, Ercolano) e W (sovrapposizioni con la colata del 1694). Riempimento del cratere. Provvedimenti di pubblica sicurezza antisciacallaggio.
   
1698
10/5-1/6
Effusiva-Esplosiva
Lava ad W e verso i Cappuccini di Torre del Greco. La lava si ferma a mezz'ora di cammino dal mare. Danni gravissimi alle coltivazioni, i maggiori dal 1631. Danni per caduta di cenere a Boscotrecase, Torre Annunziata, Ottaviano.
   


Legenda:
eruzioni effusive, eruzioni effusive-esplosive, eruzioni esplosive

Le informazioni riportate sono tratte da:
- A. Nazzaro; 1997. Il Vesuvio Storia eruttiva e teorie vulcanologiche. Liguori Editore.
- Scandone R, Giacomelli L and Gasparini; 1993. Mount Vesuvius: 2000 years of volcanological observations. Journal of Volcanology and Geothermal Research 58: 5-25.

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